martedì 3 aprile 2018

psicoterapia cognitivo comportamentale





Ansia, depressione, rabbia, colpa, vergogna, sono emozioni che proviamo quotidianamente. Quando le emozioni sono troppo intense o durature rispetto alla situazione nella quale ci troviamo, possiamo considerare l’eventualità di avere un problema emotivo e quindi di aver bisogno di una valida psicoterapia cognitivo comportamentale.
Per esempio, se una discussione con qualcuno ci fa star male per alcuni giorni, se piccoli difetti nelle cose che facciamo ci fanno sentire delle nullità, se compiere attività quotidiane, come fare la spesa o parlare con i colleghi di lavoro, genera un’ansia intollerabile, siamo probabilmente di fronte ad un disagio psicologico che può richiedere un intervento professionale.

  • La terapia comportamentale: aiuta a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali che la persona ha in tali circostanze, mediante l’apprendimento di nuove modalità di reazione. Aiuta inoltre a rilassare mente e corpo, così da sentirsi meglio e poter riflettere e prendere decisioni in maniera più lucida.
  • La terapia cognitiva: aiuta ad individuare certi pensieri ricorrenti, certi schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle forti e persistenti emozioni negative che vengono percepite come sintomi e ne sono la causa, a correggerli, ad arricchirli, ad integrarli con altri pensieri più oggettivi, o comunque più funzionali al benessere della persona.
Quando sono combinate nella psicoterapia cognitivo comportamentale, queste due forme di trattamento diventano un potente strumento per risolvere in tempi brevi forti disagi psicologici.


www.psicodangelo.it

martedì 6 febbraio 2018

psicologo come professione sanitaria



Il 22 Dicembre 2017 il Senato della Repubblica ha convertito in legge il DdL Lorenzin “Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali, nonché disposizioni per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute”, che prevede all’Art. 7. (Ordinamento delle professioni di biologo e di psicologo), punto 4.
 “All’articolo 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56, è premesso il seguente: «Art. 01. - (Categoria professionale degli psicologi) – 1. La professione di psicologo di cui alla presente legge è ricompresa tra le professioni sanitarie di cui al decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233, ratificato dalla legge 17 aprile 1956, n. 561». Seguono poi alcune modifiche alle procedure elettorali.
La professione di psicologo è annoverata tra le professioni sanitarie, attraverso cui si da piena applicazione all’articolo 32 della Costituzione “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
Si chiude un periodo, in cui la professione di psicologo, fin dalla sua costituzione nel 1989, si è gradualmente sedimentata nel tessuto sociale del paese. Un lungo periodo, durante il quale i contesti professionali prettamente psicologici si sono ridefiniti, adeguandosi, ai bisogni emergenti dei cittadini utenti.
Aver riconosciuto gli psicologi come professione sanitaria “ha aperto soprattutto una prospettiva: significa auspicarne una presenza numericamente più consistente, ma anche un riconoscimento specifico ai bisogni psicologici dei pazienti e spesso anche di quanti lavorano con i malati”.
La legge attuale, che accredita ancor più la funzione sociale della professione di psicologo, è sicuramente frutto di una lunga trattativa, ed  un particolare grazie va rivolto a tutti gli psicologi italiani, che con il loro impegno quotidiano, serio, attento e scrupoloso, si sono sempre posti al servizio del paese.

sabato 3 febbraio 2018

seminario di sabato 10 marzo


"Vivere Quantico", il seminario aperto a tutti e condotto dalla Dottoressa Patrizia Fazio (Osteopatia Fazio);Strategie per sintonizzarsi sulla scia delle onde positive per superare i propri ostacoli ed i propri limiti.Come vivere al meglio la propria vita ottimizzando il personale benessere psico-fisico.

    POSTI LIMITATI, UNICA DATA: Sabato 10 2018, in Via Francesco Saverio Correra, 5 Napoli (Angolo P.zza Dante)ORARIO: 9:30 - 13:30 - Buffet e dopo coffee break con discussione con i partecipanti.CONTRIBUTO: 30 € comprensivo di buffet, coffee break, materiale didattico e supporti.
    Per INFO e PRENOTAZIONI: 3383571114 e visita il sitoweb: www.osteopatiafazio.it

giovedì 18 gennaio 2018

seminario per il ben essere

  
sabato  27 gennaio 2018  in Via Francesco Saverio Correra 5, (nei pressi di Piazza Dante) Napoli NA, Italia

"Vivere Quantico", il seminario aperto a tutti e condotto dalla Dottoressa Patrizia Fazio (Osteopatia Fazio);

Strategie per sintonizzarsi sulla scia delle onde positive per superare i propri ostacoli ed i propri limiti. Come vivere al meglio la propria vita ottimizzando il personale benessere psico-fisico.

POSTI LIMITATI, UNICA DATA: Sabato 27 Gennaio 2018, in Via Francesco Saverio Correra, 5 Napoli (Angolo P.zza Dante)
ORARIO: 9:30 - 13:30 - Buffet e dopo coffee break con discussione con i partecipanti.
CONTRIBUTO: 30 € comprensivo di buffet, coffee break, materiale didattico e supporti.
Per INFO e PRENOTAZIONI: 3383571114 e visita l'evento facebook